Viaggio nel Passato e nel Futuro possibile con modifiche

Viaggio nel Passato e nel Futuro possibile con modifiche

In questa analisi un modello di tempo molto classico, il viaggio si può compiere sia nel Futuro che nel Passato, il Tempo Generale è uno solo, quindi gli eventi passati determinano i cambiamenti del presente e del futuro senza eccezioni, un modello tipo la serie di film “Ritorno al Futuro“, “The Time Machine” o anche in alcuni film di “Star Trek“, per citare solo alcuni esempi, in cui il viaggiatore può interagire e anche, in un certo qual modo, modificare gli eventi.

Penso che tanti hanno desiderato, prima o poi, di tornare indietro nel tempo per modificare o meno gli eventi del passato, di eliminare questo o quell’altro personaggio storico per cambiare gli eventi, di per se questo argomento basterebbe a scatenare una guerra termonucleare totale e immediata, qualora una nazione, o un privato, rendesse nota la notizia di aver inventato la Macchina per Viaggiare nel Tempo, il motivo sarebbe in relazione al fatto che questo modello teorico è quello che farebbe più paura alle nazioni, le quali vedrebbero un possibile rovesciamento del sistema, quale nazione non si sentirebbe minacciata dalle sue fondamenta, temendo che qualcuno potesse andare a modificare gli eventi relativi alla sua storia, si pensi ai “fermatori di Colombo” nel film “Non ci resta che Piangere”. Questa eventualità è già comunque prevista da altri, ad esempio in un telefilm di cui ora mi sfugge il titolo, in cui si vede il viaggiatore che, approdato in un’epoca futura, trova la terra in un medioevo postatomico, apprendendo che il motivo della devastazione è stato proprio il suo viaggio nel tempo.

Con le premesse citate, ci possono essere almeno due modi in cui potrebbe funzionare un modello di tempo di questo genere:

1) PUNTI NODALI: di per se un fatto storico ha sempre una collocazione fissa nel tempo, una battaglia ha effetto sulla storia nel momento in cui viene combattuta, c’è sempre un punto di svolta nelle situazioni che determinano se un personaggio diventerà decisivo oppure verrà messo da parte, questi sono tutti punti che io definisco “nodali”, o possiamo anche chiamarli punti di non ritorno, fino ai quali sarebbe possibile, in caso di modifiche, ricondurre la storia nei giusti binari.

2) AZIONE E REAZIONE: questo sarebbe il modello forse più pericoloso, al modificarsi di qualsiasi condizione, corrisponde una reazione immediata su tutti gli elementi della storia che interagivano con la modifica apportata, siano essi ininfluenti oppure critici.

In ambedue i modelli comunque, i viaggi nel futuro costituirebbero un problema minore, visto che il nostro viaggiatore non potrebbe conoscere gli eventi che verranno, quindi al modificarne le condizioni non si avrebbe idea di cosa verrebbe cambiato dopo quel momento, ovviamente non ci sarebbero ripercussioni nel presente assoluto da cui è partito.

Notare che il viaggio nel futuro comporta, di per se, che sia scritta anche la storia postuma oltre a quella passata, e questo sarebbe un po’ desolante, per la situazione che effettivamente tutto ciò che viene compiuto, sia eroico o meschino, sarebbe come la trama già scritta di un copione, e non un atto veramente deciso o casuale. Vorrebbe anche dire che effettivamente ogni epoca è in pratica coesistente, ognuno vive il suo presente a livelli diversi in ogni momento e contemporaneamente, quindi saremo sicuramente già invasi a tutte le epoche di viaggiatori provenienti dal futuro, su questa falsa riga ci sono già svariate opere letterarie, cinematografiche e fumetti che narrano di ladri e approfittatori che vogliono piegare il passato a loro vantaggio, e di agenti temporali che cercano di tenere tutto sotto controllo, per lasciare la storia inalterata.

(continua)

RONDINE

RONDINE

Nuovo e Antico è il Sole
Che illumina Primavera di Colori
Ritornare… Ritornare dal Sud
Per rinnovare il ciclo della Vita
La Terra mia unica Testimone

Un Demone

Un Demone

(N.d.a.: leggere questo racconto cercando di trasformare in sensazione le descrizioni più corte, passando da uno stato di sprezzante superiorità all’inizio, ad uno di relativo rispetto alla fine).

Sono nell’ombra, vivo tra le paure, mi insinuo nei luoghi della mente, esisto e non esisto, la mia essenza è evanescente… sfuggente… nei luoghi rappresento il male, ma in fondo è la mia natura, un Demone.

Non ho alcuna coscienza, da quando esisto? Qual’è il vero scopo? Sono qui, questo mi basta, mi aggiro furtivo nelle vostre esistenze, voi piccoli esseri… nemmeno mi potete vedere, ma quando meno ve lo aspettate… agisco… veloce prendo quello che è mia prerogativa togliervi… un pensiero… un’azione… balzo nelle vostre vite e faccio il pazzo… voi… voi…! piccoli…

E quando mi sembra arresto il mio vagare, ci sono luoghi…
Oh, si! In questo siete bravi! Create angoli di bellezza, e io vi odio! Di quando in quando mi piace soffermarmi in queste vostre casupole, mi piace… dominare!… in ciò che credete sia luogo di pace… e io proprio qui entro in scena: la mia risata beffarda vi accompagna… non la sentite? Ma si!… Ma si!! E maledicete questo mio accanirmi, ma è così…! Poco potete contro qualcosa che comprendete a malapena.

Ecco…

Una radura. Una piccola Pagoda e gente che si affanna… quanta fatica nella loro piccola vita! Sono vicino.
Che stanno facendo? Chi è quel piccolo uomo che è così tenuto in considerazione…? Mi aggiro e sento una presenza… avverto un essere di luce, di fronte alla Pagoda, resto lontano e irridente per la mia strada…
Cos’è questo posto? Sembrerebbe uno di quei luoghi della pratica che ha a che fare con una certa spiritualità. Usano arco e frecce, la chiamano via per la consapevolezza… a volte mi incuriosisce, questa spinta a elevarsi di questi… umani…! Mi soffermo e così, per esercitare il mio diritto, il mio talento, la mia arte nel tormentare i loro sforzi… quá e lá, non ho ancora alcun preciso modo, potrei anche stabilirmi qui…

…Quanta poca importanza ha il tempo per chi è eterno. Si sono accorti, sanno che sono qui, anche se non possono esserne certi, ma si rivolgono sempre più frequentemente al piccolo uomo che ormai ho capito essere il loro Maestro… Aleggio invisibile con la mia imponenza verso di lui… Mi guarda… No! Impossibile! Non può vedere… eppure sono quasi convinto che in qualche modo… No!

Giorno speciale oggi. Un folto gruppetto di gente attende, potrebbe essere una delle loro cerimonie, per sconfinare in ciò che non afferrano nella sua pienezza. Non molto tempo dopo compare il piccolo uomo. Deve aver indossato il miglior kimono che aveva, ha un arco in mano, ma nessuna freccia…! Uno sguardo sicuro, passo deciso, movimenti precisi…! Coloro che assistono guardano con un rispetto… reverenziale!

Ora è al centro del Dojo, ruota il suo sguardo… Capisco. È qui per me! Ciò è strano, ma mi diverte: con due balzi sono di fronte a lui, ergermi in tutta la mia potenza per sfidarlo, ancor più perché non può veder… No! Ancora quello sguardo, come se sapesse… alza l’arco di fronte e comincia a camminare… un arco senza frecce contro di me! Lo schernisco, lo sbeffeggio, lo disprezzo, e lui si ferma con gli occhi che fissano nel vuoto. Tende lievemente la corda dell’arco… produce una vibrazione…

Un suono e… Demoni e dei!… Qualcosa mi colpisce, sono a terra… divincolarsi! Non capisco… rialzarsi in fretta! Che succede? Una forza appartenente al mio mondo! Come può essere?… Osservo… Si è alzato il… vento?… Impossibile, non ho mai avvertito gli elementi terreni… non in questo modo!

Che accade attorno? L’uomo sta’ tornando al centro del campo, e… ne lui ne altri avvertono questo vento! Riesco a resistere… lui si sta’ dirigendo lentamente all’altro lato del campo… ma ora sono pronto, non mi sorprenderà più! Voglio essergli di fronte, muovo qualche passo… il vento… ora arriva da un’altra direzione… analizzare! Mi sposto in varie direzioni e presto appare chiaro che… il vento… ha origine al centro della struttura! È come un vortice e spinge verso l’esterno! Niente di simile prima…! Ma l’uomo è quasi arrivato all’altro limite… veloce sono di nuovo davanti a lui… la corda vibra e… punto gli artigli a terra… questa forza nuovamente mi attacca… non mi soverchia per poco… la spinta del vento è aumentata… mi sembra di essere in una tempesta… non controllo bene i miei movimenti… è impossibile! Come ha potuto? Che forza è questa? Contrastare! L’uomo… dov’è? Non vedo bene… si dirige al terzo lato… non posso raggiungerlo… riesco appena a tenermi in piedi… l’arco!… Demoni e dei! L’arco risuona una terza volta!… Colpo durissimo… Non riesco a resistere oltre! Scagliato fuori… in aperta campagna…

Pace…! Mi rialzo… lontano da là… balzo in avanti… devo! Devo tornare!

Quale potenza… mi respinge ancora… non posso più! Scacciato, sconfitto!

Me ne vado da questo luogo! Nel mio eterno vagare mai più sottovaluterò… ma cos’è questo nuovo rispetto! Voi… piccoli! Ma con questa capacità di elevare il vostro essere… mai più! Mai più…!

(Nello Shintoismo, ancora oggi, si utilizzano in alcune cerimonie archi particolari per la purificazione dei luoghi importanti, il motivo è che si crede possano trattenere una certa forza spirituale. Anticamente era opinione comune che anche lo spirito del samurai possessore dell’arco continuasse a dimorarvi all’interno, da qui il fatto che questa forza dell’arco potesse contrastare le malattie, nonché combattere i demoni, facendola scaturire con la vibrazione della corda, come scagliare una freccia invisibile.)

Ringrazio Olivieri Pietro Paolo per i preziosi consigli sulla forma

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