[Leggi QUI la parte prima]
[Leggi QUI la parte seconda]
Ora che i fatti sono stati rivisitati, mi sentirei di mettere assieme gli elementi della vicenda come vengono fuori da queste nuove indagini: la giornata si presentava limpida… ventosa, ma non esageratamente, il suono dello Shakuhachi sottolineava le folate di vento, le fronde erano smosse…[Parte rovinata e illeggibile]…ogni invitato prende posto, il Generale è sul suo palco, da cui può osservare tutto, ma anche essere bene in vista… le Guardie erano disposte nei soliti punti strategici e il Capo delle Guardie era nella sua [ solita posizione ], dietro la linea di tiro, a poca distanza dagli arcieri intenti nell’esecuzione… il suono del Flauto a un certo punto comincia a diventare più cupo, [ segno che si sta’ spezzando ], cosa di cui si poteva accorgere solo un fine esteta e colui che aveva concepito l’idea…[Parte rovinata e illeggibile]…il Maestro cambia a quel punto l’ordine dei tiratori, inserendosi e cominciando la sua serie… lo Shakuhachi smette di emettere suoni, di lì a poco si sarebbe spezzato… il Maestro avverte questa variazione e sa che ha poco tempo, quindi il suo penultimo tiro è leggermente anticipato, cosa che viene notata sia dal Generale che dal suo biografo… con calma va’ a prendere la freccia appoggiata un po’ in disparte; perché ha usato una freccia particolare? Penso sia il fatto che non poteva eseguire [ il suo tentativo ] con una freccia qualunque, nel caso qualcuno [ avesse capito ] tutto non doveva sembrare un colpo casuale, comunque il codice esige rispetto…[Parte rovinata e illeggibile]…con calma si prepara e arriva sulla linea di tiro, calcola all’incirca il tempo necessario alla caduta del sacco, segno che c’era stata una certa preparazione in precedenza… quando è al momento di massima tensione, il Flauto si spezza e il sacco cade con grande fragore, il Samurai fa il suo movimento per voltarsi a fronteggiare l’eventuale minaccia, preciso come da ferreo allenamento, il piede preme sul punto prestabilito… il pavimento cede, non esageratamente, ma quanto basta per sbilanciare l’uomo che cade [ all’indietro finendo addosso ] al Maestro sulla linea di tiro… a questo punto penso che possa essersi verificato un altro fatto: il Maestro è ovviamente molto esperto, c’è dunque la possibilità che… per un attimo… abbia potuto controllare la situazione, dirigendo la sua freccia verso il Generale, e poi cadere.
Molti sono ancora i punti oscuri della vicenda, uno su tutti è: come può il Maestro essere stato avvertito dei piani del Generale con tale anticipo per poter eventualmente organizzare tutto questo… e dico eventualmente perché non si potrà mai avere la certezza che i fatti si siano svolti veramente in questo modo, a meno di conferme dirette da parte dell’esecutore materiale; e poi comunque a quale scopo cambiare il rapporto ufficiale, egli ha reso un grande servizio a tutto il paese, visto che ha fermato una guerra che si sarebbe protratta per un tempo indefinibile.
…[Parte rovinata e illeggibile]…
Qualche giorno fa sono stato al Dojo, circa tre anni ci separano da quei fatti, mi sono ritrovato vicino al punto in cui c’è il supporto su cui è stato apposto un altro Shakuhachi con le stesse modalità, anche questo ha l’aria di essere discretamente vecchio e logoro, ma serve sempre al suo scopo.
Stavo pensando alla versione degli eventi come l’ho qui descritta, in quel momento passava anche il Maestro, mi riconobbe e… per un attimo… i nostri sguardi si incrociarono, a quel punto diedi un’occhiata allo Shakuhachi e tornai a incrociare il suo sguardo… egli annuì impercettibilmente, come per farmi capire che ero giunto alla giusta conclusione, sorrise e [ se ne andò ] per la sua strada….
(N.d.a.: E’ il caso di fare notare, per chi non lo sapesse, che effettivamente durante le battaglie era uso ci fossero arcieri particolarmente abili dotati di frecce con elementi personalizzati, servivano per colpire i Comandanti delle truppe avversarie, questo per far capire che non era stato un gesto casuale oppure una freccia vagante, la cosa rispondeva a un preciso codice di comportamento.)